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    Aviatore americano si dà fuoco davanti all’ambasciata israeliana per protestare contro il “genocidio”

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    Secondo quanto riferito, un aviatore in servizio attivo ha detto che non voleva essere “complice del genocidio” mentre si dava fuoco.

    Aaron Bushnell cammina verso il cancello dell'ambasciata israeliana [Screengrab/Al Jazeera]
    Aaron Bushnell cammina verso il cancello dell’ambasciata israeliana [Screengrab/Al Jazeera]

    Un membro attivo dell’esercito degli Stati Uniti si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana a Washington, DC, secondo i funzionari, in un apparente atto di protesta contro la devastante guerra di Israele contro Gaza.

    Aaron Bushnell, 25 anni, è stato portato d’urgenza in ospedale domenica con “ferite gravi”, secondo i vigili del fuoco della capitale americana.

    L’agenzia ha detto che i soccorritori si sono precipitati sulla scena poco prima delle 13:00 (18:00 GMT) in risposta a una “richiesta di persone in fiamme davanti all’ambasciata israeliana”. Quando arrivarono scoprirono che gli agenti dei servizi segreti americani avevano già spento l’incendio.

    L’aeronautica americana ha confermato che l’incidente ha coinvolto un aviatore in servizio attivo.

    ‘Palestina libera!’

    I media statunitensi hanno riferito che Bushnell si è trasmesso in live streaming su Twitch, indossando una tuta e dichiarando che “non sarebbe stato complice del genocidio” prima di immergersi nel liquido.

    Poi si è dato fuoco gridando “Palestina libera!” finché non cadde a terra.

    Da allora il filmato è stato rimosso da Twitch. La polizia locale ha detto che sta indagando sull’incidente.

    La polizia anche detto Sul posto è stata richiesta l’eliminazione di un’ordinanza esplosiva in relazione ad un veicolo sospetto che potrebbe essere collegato all’individuo. Successivamente ha affermato che non è stato trovato materiale pericoloso.

    L’ambasciata israeliana ha affermato che tutti i membri del personale sono al sicuro, ha detto un portavoce al New York Times.

    L’ambasciata israeliana è stata il bersaglio di continue proteste contro la guerra israeliana a Gaza. Le proteste sono iniziate dopo il 7 ottobre, quando Hamas, il gruppo palestinese che governa Gaza, ha ucciso 1.200 israeliani e sequestrato 253 ostaggi in un attacco transfrontaliero.

    Da allora, le forze israeliane hanno condotto una campagna militare contro l’enclave costiera, devastandone gran parte, con quasi 30.000 morti, secondo i funzionari sanitari palestinesi.

    A dicembre, una manifestante si è data fuoco davanti al consolato israeliano ad Atlanta. Sulla scena è stata trovata una bandiera palestinese e si ritiene che l’atto fosse di “estrema protesta politica”.

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