Da domenica Israele ha attaccato due volte, uccidendo decine di persone in circostanze orribili.
Tredici delle 21 persone uccise da Israele in un attacco aereo sulla cosiddetta “zona sicura” di al-Mawasi erano donne e ragazze civili, ha riferito martedì Hind Khoudary di Al Jazeera.
Questo è stato il secondo attacco da domenica, con un terribile attacco avvenuto domenica notte che ha incendiato i rifugi degli sfollati non troppo lontano dallo sciopero di martedì.
Lunedì il mondo aveva guardato inorridito gli sfollati palestinesi costretti a scavare tra i resti fumanti a mani nude, alla ricerca di corpi o persone ferite o, in alcuni casi, di qualche avanzo di cibo che avrebbero potuto recuperare per far andare avanti le loro famiglie. un pò più lungo.
Poiché i rapporti chiariscono ulteriormente cosa è successo martedì, ecco i dettagli dell’attacco di domenica:
Quando e dove è avvenuto questo attacco?
L’attacco è avvenuto nella notte del 26 maggio.
L’aggressione è stata inflitta a un accampamento di rifugi di fortuna appena a nord della città di Rafah, in un’area chiamata Tal as-Sultan
Ciò è avvenuto dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che una “grande offensiva” di Israele su Rafah sarebbe una linea rossa.
Cos’è successo nell’attacco?
Molti rifugi hanno preso fuoco con i loro occupanti ancora all’interno.
L’Ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che Israele ha sganciato sette bombe da 900 kg (2.000 libbre) e missili sul campo profughi.
L’esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira Rafah con “munizioni di precisione” e che un serbatoio di carburante nelle vicinanze ha provocato il successivo incendio.
In seguito sono emersi video orribili: il più notevole era quello di un uomo che sorreggeva il cadavere di un bambino senza testa.
La Sanad Verification Agency di Al Jazeera è riuscita a ottenere immagini di frammenti che si ritiene appartengano alle armi utilizzate in questo attacco. Le foto ottenute dall’agenzia mostrano la coda di una bomba di piccolo diametro GBU-39/B, prodotta dalla Boeing. Il GBU-39/B include un motore a reazione preso dal missile non guidato M26.
Chi erano le persone uccise?
Migliaia di civili si erano rifugiati nell’area di Tal as-Sultan, cercando una protezione minima dai continui attacchi israeliani a Gaza.
Il governo israeliano non aveva emesso alcun ordine di evacuare l’area prima dell’attacco.
Quante persone sono morte?
Israele ha ucciso almeno 45 persone nell’offensiva.
Il numero totale dei feriti è difficile da determinare, poiché l’ospedale dove sono stati ricoverati i feriti è stato chiuso dopo un successivo attacco di droni israeliani al suo ingresso che ha ucciso due membri del personale.
Come sono morti?
Alcune persone morirono a causa dell’impatto della bomba.
Alcune persone sarebbero “morte bruciate vive”, secondo Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA).
Cosa stavano facendo quando sono morti?
Resoconti provenienti da Rafah dicono che molti dei morti si stavano preparando per andare a dormire quando è avvenuto l’attacco.
Perché Israele fa questo?
Inizialmente, l’esercito israeliano aveva affermato di aver colpito “un complesso di Hamas a Rafah in cui operavano importanti terroristi di Hamas”.
Ha aggiunto di essere “a conoscenza di rapporti secondo cui a seguito dello sciopero e dell’incendio scoppiato diversi civili nella zona sono rimasti feriti”.
Da allora il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l’attacco è stato “un tragico errore”.
“Nonostante i nostri migliori sforzi per non danneggiare le persone non coinvolte, purtroppo ieri sera si è verificato un tragico errore. Stiamo indagando sul caso”, ha detto Netanyahu.
L’attacco è avvenuto due giorni dopo che la Corte Internazionale di Giustizia aveva ordinato a Israele di fermare la sua offensiva su Rafah.
La comunità internazionale farà qualcosa?
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) convocherà una riunione d’emergenza sull’attacco a Rafah.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno posto il veto su ogni proposta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volta a ritenere Israele responsabile.