![L'India ha vietato le nozioni di base gratuite di Facebook L'India ha vietato le nozioni di base gratuite di Facebook](https://techviral.net/wp-content/uploads/2016/02/India-Has-Banned-Facebooks-Free-Basics-696x391.jpg)
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Secondo Free Basics di Facebook, gli utenti possono accedere gratuitamente a determinati siti senza utilizzare i dati mobili. Facebook Free Basics fornisce notizie locali, previsioni meteo, Wikipedia e accesso gratuito a Facebook.
L’India ha vietato le nozioni di base gratuite di Facebook
Gli esperti sostengono che un rating pari a zero sia completamente contrario ai principi di neutralità della rete. Uno dei principi è che tutti i contenuti su Internet dovrebbero essere trattati allo stesso modo.
In altre parole, vieta agli ISP (fornitori di servizi Internet) di vendere “corsie veloci” a varie società che operano online.
D’altra parte, può attirare in una certa misura i clienti perché è ad accesso gratuito. Tuttavia, la ragione del suo divieto è che tali schemi impediscono la crescente concorrenza e soffocano le startup.
Reliance Communications ha collaborato con Facebook per fornire nozioni di base gratuite, ma lo scorso dicembre l’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni le ha chiesto di interromperle. Facebook aveva speso milioni per il suo programma gratuito e, sul quotidiano Times of India, Mark Zuckerberg aveva dedicato un commento personale al riguardo.
Nella pubblicità di Free Basics, Zuckerberg ha paragonato Free Basics a una biblioteca pubblica, raccomandando che i suoi abbonamenti limitati siano comunque utili al Paese. Nonostante tali sforzi, Facebook non è riuscita a ottenere una copertina di Free Basics in India. Il divieto da parte dell’India non riguardava esclusivamente Facebook, ma vietava Free Basics a qualsiasi organizzazione. Vedi sotto l’avviso dell’Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni:
“Ai TSP (fornitori di servizi di telecomunicazione) è vietato offrire tariffe diverse in base al contenuto, al servizio, all’applicazione o ad altri dati a cui un utente accede o trasmette su Internet. La tariffa per i servizi dati non può variare in base al sito web/applicazione/piattaforma o al tipo di contenuto a cui si accede. Ad esempio, un consumatore non può essere addebitato in modo diverso a seconda che stia navigando sul sito di social media A o B, o se stia guardando video in streaming o facendo acquisti su Internet.