Il mito della schizofrenia contagiosa può essere dovuto a schemi di credenze superstiziose di lunga data.

Perché alcune persone credono che la schizofrenia sia contagiosa?
Elizabeth Fernandez/Getty Images

La schizofrenia è una condizione di salute mentale complessa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, eppure rimane ampiamente fraintesa e stigmatizzata.

Un mito stranamente persistente e dannoso che circonda la schizofrenia è che sia contagiosa, una convinzione che può alimentare la paura e il pregiudizio nei confronti delle persone con questa condizione.

Risposta rapida: la schizofrenia è contagiosa?

No, la schizofrenia non è contagiosa.

È una condizione di salute mentale complessa che si sviluppa a causa di una combinazione di fattori genetici, ambientali e neurobiologici. Si sviluppa a causa di fattori interni al cervello e al corpo dell’individuo e non è trasmissibile ad altri attraverso il contatto.

Mentre alcune ricerche suggerisce che le infezioni e le infiammazioni virali/batteriche prenatali possono svolgere un ruolo nello sviluppo della schizofrenia, la condizione in sé non è un virus, un batterio o un altro agente infettivo che una persona può trasmettere a un’altra.

Come sono nati i miti “contagiosi” sulla schizofrenia?

L’idea che la schizofrenia sia contagiosa può essere dovuta a schemi di credenze superstiziose di lunga data. La ricerca suggerisce che queste convinzioni potrebbero non essere nemmeno coscienti e potrebbero essere radicate in una paura storica della “follia”.

In epoca medievale si discuteva pubblicamente della necessità di limitare i contatti ravvicinati con i “pazzi”. Le persone lo hanno inquadrato come positivo per la salute percepita della società e il benessere di coloro che vivono con malattie mentali.

Nel corso del tempo, la progettazione e l’isolamento dei manicomi e degli ospedali psichiatrici hanno cementato questa discussione nella percezione pubblica. Le persone hanno progettato questi edifici con estrema cura data alla ventilazione, riflettendo l’idea ampiamente diffusa che l’aria fresca potesse purificare le “impurità mentali”.

E anche oggi, molti schemi di credenze superstiziose (anche se spesso inconsce) sulla malattia mentale non sono necessariamente scomparsi con la conoscenza scientifica.

Nel complesso, è importante sfidare miti dannosi e idee sbagliate sulle condizioni di salute mentale, poiché possono peggiorare lo stigma e promuovere l’idea che le persone con malattie mentali siano separate o in qualche modo “contaminate”.

Ulteriori informazioni sugli stimmi comuni contro la salute mentale.

È sicuro vivere con qualcuno che ha la schizofrenia?

Sebbene ogni situazione sia diversa, è generalmente sicuro vivere con qualcuno affetto da schizofrenia. Le persone con schizofrenia non sono intrinsecamente pericolose e molte persone con questa condizione sono non violente.

In effetti, le persone con schizofrenia hanno molte più probabilità di subire violenza a causa delle loro condizioni piuttosto che commetterla.

Scopri di più sul mito della schizofrenia e della violenza.

Tuttavia, vivere con qualcuno affetto da schizofrenia può presentare alcune sfide ed è importante garantire che siano disponibili supporto e risorse adeguati per promuovere la sicurezza e il benessere di tutti i soggetti coinvolti. Ciò può includere la gestione dei farmaci, la terapia, il supporto sociale e le strategie per la gestione dei sintomi e lo sviluppo delle capacità di coping.

È stato utile?

Chi soffre tipicamente di schizofrenia?

La schizofrenia può colpire persone di qualsiasi età, sesso, razza o etnia. Si sviluppa a causa di una complessa interazione di fattori genetici e ambientali. Alcune ricerche suggeriscono che la schizofrenia potrebbe non essere nemmeno una condizione, ma piuttosto numerose condizioni, ciascuna con il proprio insieme di sintomi.

La schizofrenia emerge tipicamente nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, ma può verificarsi a qualsiasi età. La National Alliance on Mental Illness afferma che l’età media di insorgenza va dalla tarda adolescenza ai primi 30 anni.

Scopri di più su quando di solito compaiono i sintomi della schizofrenia.

Che cosa causa la schizofrenia?

I fattori genetici svolgono un ruolo significativo nello sviluppo della schizofrenia. UN caso clinico suggerisce che il rischio di schizofrenia nel corso della vita è di circa l’1% nella popolazione generale, ma questo rischio aumenta a circa il 6,5% in quelli con un parente di primo grado con la condizione.

Anche i fattori ambientali giocano un ruolo importante nel suo sviluppo. Quindi, anche se una persona ha una predisposizione genetica alla schizofrenia, la condizione potrebbe non svilupparsi se altri fattori ambientali, come un’infezione prenatale o un trauma infantile, non ne influenzano lo sviluppo.

È importante notare che non tutti coloro che sono a rischio di schizofrenia svilupperanno la condizione e alcuni individui senza fattori di rischio noti potrebbero comunque sviluppare la condizione.

Continua la tua formazione sulla schizofrenia

Ecco alcuni collegamenti Healthline per aiutarti a comprendere meglio la schizofrenia:

  • Cause: Principali cause di schizofrenia che potrebbero sorprenderti
  • Primi sintomi: Riconoscere i primi segni di schizofrenia
  • Le fasi: Comprendere le fasi della schizofrenia
  • Allucinazioni: Cosa sapere su allucinazioni e schizofrenia
  • Schizofrenia e alcol: Consumo di alcol e schizofrenia: quali sono i rischi?
  • Schizofrenia e cannabis: L’uso di marijuana causa o cura la schizofrenia?
È stato utile?

La schizofrenia è una grave condizione di salute mentale che deriva da una complessa interazione di fattori genetici, ambientali e neurobiologici. È importante sottolineare che non è un agente infettivo che una persona può trasmettere a un’altra.

Sebbene la condizione possa presentare sfide, gli individui con schizofrenia non sono intrinsecamente pericolosi o dannosi per gli altri e non dovrebbero essere stigmatizzati o temuti. In effetti, molte persone possono sperimentare la remissione e l’appagamento nella loro vita.

È importante promuovere informazioni accurate e basate sull’evidenza sulla schizofrenia e sfidare miti dannosi e malintesi.