Lo spettacolo della Ka del Cirque du Soleil – MGM Grand – Las Vegas

Tempesta

Il teatro era cavernoso, molto più grande di quanto mi aspettassi. Fumo e fuoco occasionale uscivano dall'area che era il palcoscenico. Lungo la sinistra e la destra del palco c'erano grandi colonne e numerosi camminamenti che sembravano fatti di ottone in un effetto che mi ricordava Jules Verne. Gli uscieri in alcuni vaghi costumi in stile orientale ci hanno indirizzato verso i nostri posti e poco prima dell'inizio dello spettacolo un turista ha appreso duramente che telefoni cellulari e macchine fotografiche non erano ammessi. Questa è stata la mia presentazione allo spettacolo del Cirque du Soleil Ka, che sta suonando all'MGM Grand di Las Vegas.

Ero a Las Vegas per BlogWorld e non riesco a immaginare che avrei deciso di partecipare a uno spettacolo del Cirque du Soleil o a qualsiasi spettacolo in questa visita, ma il gestore dei social media del Cirque du Soleil stava offrendo biglietti gratuiti ai blogger in cambio di un recensione dello spettacolo. Ho colto al volo l'occasione perché mia moglie non ha mai avuto il desiderio di vedere uno spettacolo con "circo" nel nome (forse qualche esperienza traumatica dell'infanzia con un clown, ma lei non lo dirà).

Lunghe file serpeggiavano nelle sale del MGM Grand casino mentre il pubblico entrava in sala. Non sapevo nulla dello spettacolo prima del tempo, tranne che il Cirque du Soleil era noto per le loro acrobazie e che in qualche modo Ka era descritto come un palcoscenico sorprendentemente "verticale". È stato un eufemismo.

Lo spettacolo non ha dialoghi in inglese (né in qualsiasi altra lingua reale), tranne per una breve narrazione di apertura che questa è la storia di un principe e una principessa, un fratello e una sorella, che sono separati e riuniti.

Da lì la performance diventa sempre più difficile da descrivere e sono titubante nel dare troppo. Nonostante la mancanza di dialoghi, lo spettacolo ha una trama definita. Ci sono eroi, cattivi e interessi amorosi e c'è sollievo comico.

Descrivere Ka come uno spettacolo di acrobazie non sarebbe certo all'altezza. L'analogia più vicina che potrei inventare è che è operistica, ma non nel senso che la gente canta ma nel suo senso della scala e dello spettacolo. Immagina che Wagner avesse avuto accesso a una truppa di ballerini, acrobati e manganelli che non sapevano cantare. Immagina anche di avere accesso a un palcoscenico incredibile (e intendo questo nel vero e strabiliante modo strabiliante) che potrebbe diventare una barca, un palazzo, un oceano, una spiaggia, una montagna, una macchina della morte e un mondo di fantasia. Il palco è orizzontale un momento e verticale il successivo. Ad un certo punto il pubblico sembra guardare in basso sull'azione anziché guardarla in faccia. Immagina se vuoi che i tuoi attori sembrino non solo acrobatici ma sacrificabili. A volte, nello show, giureresti che i personaggi cadono fino alla morte non solo per la loro drammatizzazione. Mescola attori che girano, navigano, affondano e occasionalmente si librano in alto. Aggiungi una colonna sonora drammatica e hai Ka. Ti fa una bella foto? Ka è uno spettacolo che sfida la descrizione tranne forse "wow!"

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