Factbox: lo spagnolo Sanchez rimarrà come primo ministro?

MADRID – Il primo ministro ad interim della Spagna, Pedro Sanchez, sta cercando di convincere i legislatori a confermare la sua posizione e appoggiare la sua proposta coalizione di sinistra, ponendo fine a quasi un anno di ingorgo politico.

FOTO FOTO: il leader e candidato candidato del Primo Ministro e del Partito socialista (PSOE) spagnolo Pedro Sanchez parla ai media mentre partecipa alle votazioni durante le elezioni generali in Spagna a Pozuelo de Alarcon, fuori Madrid, Spagna, 10 novembre 2019. REUTERS / Sergio Perez

Poiché l'alleanza tra i socialisti di Sanchez e l'Unidas Podemos di estrema sinistra non è all'altezza della maggioranza assoluta, il suo successo dipende dal sostegno o dall'astensione dei piccoli partiti regionali.

Ecco cosa fare attenzione:

* GEN. 4-5: PRIMA VOLTA FORTUNATA?

Sanchez discuterà i leader dei partiti di tutto lo spettro politico sabato e domenica prima del primo voto di domenica pomeriggio.

È improbabile che vinca questo voto, che richiede una maggioranza assoluta di almeno 176 voti, nonostante il sostegno di un gruppo di 12 legislatori regionali.

* GEN. 7: SECONDA POSIZIONE

Quarantotto ore dopo il primo voto, i legislatori lanceranno nuovamente le schede. Questa volta, Sanchez richiede solo più "sì" che "no" voti.

Ciò sembra probabile dopo che i separatisti dell'Esquerra Republicana de Catalunya (ERC) della Catalogna e il partito basco Bildu hanno annunciato che si asterranno, riducendo il numero di voti di cui Sanchez ha bisogno.

Ma le decisioni dell'ultimo minuto da parte del Consiglio elettorale spagnolo per bloccare il leader imprigionato del CER Oriol Junqueras dal diventare un membro del Parlamento europeo e spogliare il leader regionale della Catalogna del suo status di legislatore hanno messo in discussione il sostegno del partito.

* DIALOGO SULLA CATALOGNA

Sanchez ha concordato con il CER di aprire un dialogo sul futuro della Catalogna, le cui conclusioni verrebbero messe ai voti popolari nella regione. I leader del CER hanno affermato che avrebbero richiesto un referendum per l'indipendenza durante il dialogo.

* ESCURSIONI FISCALI, RIFORMA DEL LAVORO

Pablo Iglesias, leader di Sanchez e Podemos, ha dichiarato che spingerà per aumenti delle tasse su chi guadagna e le aziende ad alto reddito. La coalizione intende anche ripristinare una riforma del lavoro approvata da un precedente governo conservatore.

* GOVERNO DELLA MINORANZA

Un governo di minoranza farebbe fatica a approvare la legislazione in quanto dipenderebbe dal sostegno o dall'astensione di piccoli partiti regionali con priorità concorrenti.

Il precedente governo di minoranza in Spagna, guidato anche da Sanchez, è stato costretto a gettare la spugna dopo meno di un anno quando i separatisti catalani hanno ritirato il loro sostegno.

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