L’Al Ittihad dell’Arabia Saudita si rifiuta di lasciare lo spogliatoio per la partita contro il Sepahan dell’Iran a causa della statua del generale iraniano ucciso nello stadio.
Una partita di calcio tra squadre saudite e iraniane della Champions League asiatica è stata annullata a causa della presenza di una statua dell’ex maggiore generale iraniano Qassem Soleimani all’ingresso del campo.
Lo scontro previsto per lunedì tra l’Al Ittihad saudita e l’iraniano Sepahan è stato rinviato dopo che la squadra saudita si è rifiutata di lasciare lo spogliatoio dello stadio Naghsh-e Jahan nella città iraniana di Isfahan.
“L’AFC ribadisce il suo impegno nel garantire la sicurezza e l’incolumità dei giocatori, degli arbitri, degli spettatori e di tutte le parti interessate coinvolte”, ha affermato la Confederazione asiatica di calcio (AFC) in una nota. “La questione verrà ora deferita alle commissioni competenti.”
NUOVO – #Arabia Saudita squadra di calcio @ittihad dovevano interpretare Isfahan #Iran stasera, ma gli organizzatori hanno piazzato un busto di Qassem #Soleimani all’ingresso, dove i giocatori scendevano in campo.
Ittihad ha lasciato lo stadio per protesta, rifiutandosi di giocare. pic.twitter.com/tgqUAaqDbO
— Charles Lister (@Charles_Lister) 2 ottobre 2023
Soleimani – che comandava il braccio delle operazioni estere del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, la sua Forza Quds specializzata – ha svolto un ruolo centrale nel dirigere le attività dell’Iran in Medio Oriente per diversi decenni prima di essere assassinato da un attacco aereo statunitense nel gennaio 2020.
A volte conosciuto come il “comandante ombra”, ha guidato gli sforzi iraniani per influenzare gli eventi in tutta la regione, supervisionando le attività in paesi come Libano, Iraq e Siria. È visto come un eroe dal governo iraniano, ma visto come un architetto chiave della politica iraniana dai sauditi.
Le fotografie sui social media mostravano un busto di Soleimani posto all’ingresso del campo di calcio, ben visibile davanti ai giocatori che sarebbero usciti dal tunnel sul campo.
Sebbene l’Iran e l’Arabia Saudita abbiano compiuto sforzi per allentare le tensioni negli ultimi mesi, le relazioni rimangono molto tese.
La disputa arriva un mese dopo che l’Arabia Saudita e l’Iran hanno annunciato un accordo “rivoluzionario” per riprendere le partite di calcio in casa e fuori tra le squadre dei club dopo sette anni di competizioni in campi neutrali.
Quell’accordo è stato l’ultimo segno di riavvicinamento derivante da un accordo a sorpresa mediato dalla Cina annunciato a marzo che ha visto i rivali di lunga data accettare di ripristinare le relazioni diplomatiche e riaprire le rispettive ambasciate dopo una rottura di sette anni.
Il club saudita Al Nassr di Cristiano Ronaldo ha giocato una partita a Teheran il 19 settembre, la prima volta che un club saudita giocava in Iran dal 2016.
Le precedenti partite tra club iraniani e dell’Arabia Saudita erano state giocate in territori neutrali a causa di preoccupazioni sulla sicurezza.