Salvini, in Italia, cerca di evitare il processo per il conflitto dei migranti

ROMA – Il leader della Lega italiana di estrema destra Matteo Salvini, cercando di evitare il processo per presunto rapimento, ha difeso la sua decisione di trattenere i migranti su una nave della guardia costiera lo scorso luglio, affermando che la mossa era stata appoggiata da tutto il governo.

FOTO FILE: il leader del partito della Lega Matteo Salvini parla durante una manifestazione antigovernativa a Roma, in Italia, il 19 ottobre 2019. REUTERS / Remo Casilli / File Photo

All'epoca Salvini era ministro degli interni e si era impegnato a ridurre l'immigrazione di massa dalla Libia, rendendo molto più difficile l'ingresso dei porti in porti italiani.

A luglio, circa due settimane prima di estrarre la Lega dalla sua coalizione con il movimento a 5 stelle, Salvini si rifiutò di lasciare che 131 migranti sbarcassero dalla nave della guardia costiera Gregoretti fino a quando altri stati europei accettarono di accoglierli.

Un tribunale speciale ha raccomandato a Salvini di essere processato per l'incidente con l'accusa di detenzione illegale dei migranti, e rischia fino a 15 anni di reclusione se ritenuto colpevole.

Tuttavia, ai sensi della legge italiana, gli ex ministri non possono essere processati per azioni intraprese in carica a meno che una commissione parlamentare non autorizzi l'esame.

Il comitato, composto da 23 membri, dovrebbe prendere una decisione il 20 gennaio, e l'avvocato di Salvini ha consegnato venerdì i documenti per la sua difesa, incluse le e-mail dell'ufficio del primo ministro Giuseppe Conte, che Salvini afferma che il governo ha sostenuto le sue azioni.

"La gestione dei migranti non era il frutto della volontà autonoma del ministero degli interni, ma un'iniziativa del governo italiano", ha scritto Salvini nei documenti visti da Reuters, aggiungendo che aveva agito per "interesse nazionale".

L'indagine di Gregoretti fa eco ad un altro caso precedente dell'anno scorso, quando i magistrati cercarono di provare Salvini sulla sua decisione di tenere 150 migranti a bordo di una nave della guardia costiera per cinque giorni nell'agosto 2018.

In quell'occasione, la commissione parlamentare bloccò la richiesta di proseguire la ricerca, con l'allora partner della coalizione di Salvini il movimento a 5 stelle che si appoggiava in suo sostegno, sostenendo che la decisione di tenere i migranti in mare era una decisione collettiva.

La posizione di Salvini sembra meno sicura questa volta, con 5 stelle ancora furioso per la sua decisione di lasciare la loro coalizione.

Il leader a 5 stelle Luigi Di Maio ha dichiarato il mese scorso che Salvini aveva agito di propria iniziativa nel caso Gregoretti, suggerendo che il suo partito avrebbe votato per il suo ex alleato per essere processato.

Il primo ministro Conte, che si è ripetutamente scontrato con Salvini da quando ha creato una nuova coalizione tra il 5 stelle e il centro-sinistra italiano, ha dichiarato a dicembre di non ricordare di essere stato coinvolto nella decisione Gregoretti.

Tuttavia, ha riconosciuto che il suo ufficio ha cercato aiuto dagli alleati europei per accogliere i migranti africani, con cinque paesi che alla fine si sono fatti avanti per sbloccare lo stallo e consentire finalmente al gruppo di sbarcare.

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