I piani, tra cui Mitsubishi, sono annunciati mentre il Giappone cerca di prendere piede nel mercato dei veicoli elettrici.
Le giapponesi Honda e Nissan stanno pianificando una fusione, che creerebbe la terza casa automobilistica più grande del mondo mentre l’industria si allontana dai combustibili fossili.
I due presidenti dell’azienda, Toshihiro Mibe di Honda e Makoto Uchida di Nissan, hanno firmato lunedì un memorandum d’intesa, prevedendo la creazione di una holding entro agosto 2026, che potrebbe potenzialmente posizionarli al terzo posto nel mercato dopo Toyota e Volkswagen.
Honda, attualmente la seconda casa automobilistica giapponese, è ampiamente considerata l’unico partner nazionale in grado di salvare Nissan, che ha lottato da quando l’ex presidente Carlos Ghosn è stato arrestato con l’accusa di frode e uso improprio dei beni aziendali nel 2018.
Ghosn, che ha negato le accuse ed è fuggito in Libano dopo essere stato rilasciato su cauzione, ha deriso la fusione pianificata definendola una “mossa disperata” in una videochiamata ai giornalisti lunedì.
Nissan, valutata circa 10 miliardi di dollari, ha dichiarato a novembre che avrebbe tagliato 9.000 posti di lavoro, ovvero il 6% della sua forza lavoro globale, e ridotto la sua capacità di produzione globale del 20% dopo aver riportato una perdita trimestrale di 9,3 miliardi di yen (60 milioni di dollari).
Ma la fusione, che includerebbe anche Mitsubishi Motors, membro più piccolo dell’alleanza Nissan, potrebbe dare vita a un colosso del valore di oltre 50 miliardi di dollari in base alla capitalizzazione di mercato di tutte e tre le case automobilistiche.
Mibe di Honda ha affermato che la società, attualmente valutata più di 40 miliardi di dollari, inizialmente guiderà la nuova gestione dell’entità risultante dalla fusione.
Prossima generazione
Le case automobilistiche giapponesi sono rimaste indietro rispetto ai loro grandi rivali nel settore dei veicoli elettrici e stanno cercando di ridurre i costi e recuperare il tempo perduto.
Le tre società, che hanno annunciato in agosto che avrebbero condiviso componenti per veicoli elettrici (EV) come batterie e ricercato congiuntamente software per la guida autonoma, avrebbero prodotto circa 8 milioni di veicoli.
Nel 2023, la Honda ne ha realizzati 4 milioni e la Nissan 3,4 milioni. Mitsubishi Motors ha guadagnato poco più di 1 milione.
Sam Fiorani, vicepresidente di AutoForecast Solutions, società di previsione automobilistica globale, ha affermato che l’esperienza di Nissan nella costruzione di batterie, veicoli elettrici e propulsori ibridi gas-elettrici potrebbe aiutare Honda a sviluppare i propri veicoli elettrici e ibridi di nuova generazione.
L’integrazione dei due storici marchi giapponesi segnerebbe il più grande rimodellamento nel settore automobilistico globale da quando Fiat Chrysler Automobiles e PSA si sono fuse nel 2021 per creare Stellantis in un accordo da 52 miliardi di dollari.