Ingegneri che lavorano tutto il giorno per completare il ponte di Genova entro l'estate

GENOVA, Italia – Giorno e notte da mesi centinaia di lavoratori hanno lavorato duramente con gru, tubi, blocchi di cemento e barre d'acciaio per completare un nuovo ponte nella città portuale settentrionale di Genova entro una scadenza estiva.

FOTO FOTO: vista generale del nuovo ponte di Genova parzialmente completato, noto anche come viadotto Polcevera, a Genova, Italia, 5 febbraio 2020. REUTERS / Yara Nardi

Quarantatre persone sono state uccise il 14 agosto 2018, quando il vecchio ponte è crollato, lanciando auto e camion sul terreno sottostante e provocando indignazione nazionale, in particolare contro il gruppo di infrastrutture Atlantia che lo aveva operato.

Completare la nuova infrastruttura in modo tempestivo è la chiave per ristabilire il collegamento tra Genova e la Francia.

"È il cantiere che non dorme mai", ha detto Nicola Meistro, direttore operativo del più grande costruttore italiano Salini Impregilo, mentre si trovava sotto il ponte parzialmente completato.

Una joint venture composta da Salini Impregilo e il costruttore navale Fincantieri è responsabile del progetto, che costerà 202 milioni di euro, escluso l'importo necessario per la demolizione del vecchio viadotto.

Il lavoro ora è passato oltre il segno a metà, con 16 delle 18 colonne pianificate alte 40 metri (131 piedi) in posizione e sette sezioni del ponte su 19 posate.

"Il ponte dovrebbe essere completato entro l'estate 2020, quindi stiamo facendo tutto il possibile per rispettare questa scadenza", ha dichiarato il direttore della costruzione del sito Stefano Mosconi.

Circa 70.000 metri cubi (2472 piedi cubici) di cemento sono stati utilizzati nella costruzione del viadotto, che si estende per circa 1 chilometro attraverso la valle.

Gran parte del lavoro è invisibile, con le basi delle colonne affondate a 50 metri (164 piedi) di profondità.

Sicurezza e durata sono stati fondamentali per il progetto, ma lo sono anche gli aspetti ambientali. In termini energetici, il ponte sarà autosufficiente, con i pannelli solari che forniranno elettricità al sistema di illuminazione.

"Siamo convinti che ciò possa segnare l'inizio di una svolta per il nostro settore, una svolta per il Paese", ha affermato Meistro.

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