Le ultime esenzioni coprono le importazioni dalla Cina, nel primo segno di possibile ammorbidimento della guerra commerciale degli Stati Uniti contro Pechino.

Gli smartphone, i laptop e una serie di altri componenti tecnologici saranno risparmiati dalle cosiddette “tariffe reciproche” dell’amministrazione Trump, secondo un avviso emesso dalle dogane statunitensi e dalla protezione delle frontiere.
Il CBP USA di venerdì ha elencato 20 categorie di prodotti, incluso il codice 8471 molto ampio per tutti i computer, laptop, unità a disco e l’elaborazione automatica dei dati. Comprendeva anche dispositivi a semiconduttore, attrezzature, chip di memoria e display a pannelli piatti.
Le esclusioni forniscono un gradito sollievo alle principali aziende tecnologiche statunitensi, tra cui Apple e molti altri importatori, che si basano sulla produzione cinese.
Non ci sono stati commenti immediati dalla Casa Bianca sulle esenzioni.
Ma le esenzioni suggeriscono una crescente consapevolezza all’interno dell’amministrazione Trump del dolore che le sue tariffe avevano in serbo per i consumatori statunitensi, in particolare su prodotti popolari come smartphone, laptop e altri elettronici.
Daniel Ives, analista azionario senior di Wedbush Securities, ha definito le esenzioni statunitensi “le migliori notizie possibili per gli investitori tecnologici”.
“Le esclusioni tariffarie statunitensi si applicheranno a computer, smartphone e attrezzature per la realizzazione di chip che assumono [away] Un enorme sporgenza della nuvola nera per ora nel settore tecnologico “, ha detto in una nota citata dall’agenzia di stampa AFP.
Senza queste esenzioni, ha affermato: “L’industria della tecnologia statunitense sarebbe stata ripresa un decennio e la tesi di rivoluzione dell’IA sarebbe stata rallentata in modo significativo”.
La mossa è arrivata quando le tariffe di importazione cinese di ritorsione del 125 % sui beni statunitensi sono entrate in vigore sabato, con Pechino che si è sfidata contro il suo principale concorrente commerciale.
All’inizio della settimana, i funzionari di Trump hanno annunciato una sospensione di 90 giorni sulle tariffe “reciproche” per la maggior parte dei paesi, introducendo invece un tasso piatto del 10 percento, sebbene la Cina sia rimasta esclusa dallo schema rivisto.