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    La Cina evacua oltre 100.000 persone mentre la forte pioggia continua a colpire il sud

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    La Cina si trova ad affrontare eventi meteorologici sempre più estremi a causa del cambiamento climatico.

    Allerta per temporali di massima intensità emessa nel Guangdong, nel sud della Cina
    Qingyuan, nella provincia meridionale cinese del Guangdong, è stata duramente colpita dalle inondazioni [Photo by CNS/AFP]

    La Cina ha evacuato più di 100.000 persone mentre le forti piogge continuano a flagellare la provincia meridionale del Guangdong.

    Martedì le autorità hanno lanciato il massimo livello di allarme poiché le tempeste non hanno mostrato segni di cessazione. Le inondazioni hanno già ucciso quattro persone, con altre 10 scomparse, solo nell’ultimo episodio di condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito la Cina mentre il cambiamento climatico colpisce il paese.

    Le piogge torrenziali hanno gonfiato i fiumi nel Guangdong, spingendo i media statali ad avvertire del rischio di inondazioni a un livello “visto circa una volta al secolo”.

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    (Al Jazeera)

    Le riprese provenienti da tutto il Guangdong hanno mostrato villaggi, terreni agricoli e città allagati, insieme a ponti crollati e veicoli galleggianti. Oltre alle 110.000 persone evacuate, almeno 25.000 si trovano in rifugi di emergenza.

    Nella capitale provinciale, Guangzhou, le autorità hanno registrato finora precipitazioni cumulative di 609 mm nel mese di aprile, che è già il volume mensile più alto da quando è iniziata la registrazione dei dati nel 1959.

    Il torrente prolungato ha colpito la regione del delta del fiume Pearl, un centro manifatturiero e una delle regioni più popolate del paese, per quasi una settimana.

    La regione, che ospita circa 127 milioni di persone, è solitamente soggetta a forti piogge intorno a settembre. Negli ultimi anni si sono verificati temporali e inondazioni più intensi e più frequenti.

    “Si prega di prendere rapidamente precauzioni e di stare lontano da aree pericolose come le zone basse soggette a inondazioni”, hanno detto le autorità della città costiera di Shenzhen, la terza più grande della Cina, quando è stato emesso l’allarme rosso.

    “Prestare attenzione alle forti piogge e ai conseguenti disastri come ristagni idrici, inondazioni improvvise, frane, smottamenti di fango e cedimenti del terreno”, hanno avvertito.

    Duro colpo

    Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato martedì ha rilevato che l’Asia è stata la regione più colpita dal cambiamento climatico nel 2023, con inondazioni e tempeste in cima alla lista dei fattori che causano vittime e perdite economiche.

    Gli scienziati mettono in guardia da condizioni meteorologiche sempre più estreme poiché il cambiamento climatico guidato dai gas serra emessi dall’uomo rende gli eventi meteorologici estremi più frequenti e intensi. La Cina è il più grande emettitore mondiale di gas serra.

    L’Amministrazione Meteorologica Cinese ha dichiarato in un rapporto dello scorso novembre che 72 stazioni meteorologiche nazionali hanno registrato precipitazioni giornaliere record e 346 stazioni hanno superato i record mensili durante l’ultima stagione delle inondazioni.

    Nel frattempo, negli ultimi mesi il Paese ha sofferto anche la siccità e le intense ondate di caldo.

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