I critici descrivono Israele come un’entità politica che può sopravvivere solo con la repressione e la violenza autorizzata dallo Stato.
Israele è in uno stato di guerra quasi perpetua da decenni, riceve miliardi di dollari all’anno in aiuti e armi e ha costantemente violato il diritto internazionale espandendo la sua occupazione e gli insediamenti.
I governi e le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno chiesto che si indaghino sui crimini di guerra nell’offensiva militare israeliana a Gaza.
Eppure, per il leader Benjamin Netanyahu, è “l’unica democrazia in Medio Oriente”, un’opinione spesso ripetuta dai sostenitori.
I critici affermano che Israele è un’entità politica che può sopravvivere solo con la repressione, la negazione dei diritti e la violenza.
Quindi Israele è uno stato normale? Si potrebbe definire uno Stato fragile? Oppure ha le caratteristiche di uno stato fallito?
Presentatore: Cirillo Vanier
Ospiti:
Ali Abunimah – Co-fondatore di Electronic Intifada, una pubblicazione di notizie online indipendente incentrata sulla Palestina
Paul Turner – Presidente e direttore esecutivo del Fund For Peace, un’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro che produce l’indice annuale degli Stati fragili
Ilan Pappe – Storico israeliano e autore di The Idea of Israel: A History of Power and Knowledge