Israele colpisce il comandante supremo di Hezbollah in un raid aereo alla periferia di Beirut, uccidendo 14 persone e ferendone 66.
Israele ha colpito un’area residenziale nella periferia meridionale della capitale libanese, Beirut, tentando di assassinare il comandante di Hezbollah, Ibrahim Aqil.
Hezbollah ha confermato che Aqil è stato ucciso venerdì, poche ore dopo che l’esercito israeliano aveva dichiarato di averlo “eliminato” nell’attacco all’area di Dahiyeh.
Secondo un bilancio preliminare, l’attacco ha causato la morte di almeno 14 persone e il ferimento di altre 66. Lo ha reso noto il Ministero della Salute Pubblica del Libano.
Aqil, un alto dirigente della Forza d’élite Radwan di Hezbollah, sulla cui testa è stata messa una taglia di 7 milioni di dollari dal Dipartimento di Stato americano, si trovava, secondo quanto riferito, a un incontro congiunto tra Hezbollah e un gruppo palestinese non identificato quando l’attacco israeliano ha raso al suolo almeno due edifici.
Le riprese dei testimoni hanno mostrato cumuli di macerie grigie dove un tempo sorgeva un edificio e una spessa polvere che si riversava sulla strada e ricopriva le auto parcheggiate, mentre le forze di protezione civile libanesi scavavano alla ricerca di sopravvissuti.
L’attacco ha inferto un altro duro colpo a Hezbollah, dopo che il gruppo aveva subito un attacco senza precedenti all’inizio di questa settimana, in cui i cercapersone e i walkie-talkie utilizzati dai suoi membri sono esplosi, uccidendo 37 persone e ferendone migliaia.
È la seconda volta in meno di due mesi che Israele prende di mira un comandante militare di spicco di Hezbollah a Beirut. A luglio, un attacco aereo israeliano ha ucciso Fuad Shukr, il comandante militare di punta del gruppo.
Uccidere Aqil, il secondo in comando delle forze armate di Hezbollah, rappresenterebbe un altro duro colpo per il gruppo.
Secondo l’esercito israeliano, Aqil si unì a Hezbollah negli anni ’80 e fu responsabile degli attacchi del gruppo fuori dal Libano.
Come la maggior parte degli alti funzionari militari di Hezbollah, Aqil è sempre stato una figura oscura, non facendo mai apparizioni pubbliche né rilasciando dichiarazioni.
Secondo i funzionari statunitensi, Aqil, noto anche come Tahsin, faceva parte del massimo organo militare di Hezbollah.
Era ricercato negli Stati Uniti per il suo ruolo negli attentati del 1983 all’ambasciata statunitense a Beirut, in cui morirono 63 persone, e alla caserma dei Marines, in cui morirono 241 militari statunitensi.
Gli attacchi sono stati rivendicati dall’Organizzazione della Jihad Islamica, una cellula di Hezbollah, di cui Aqil era un membro di spicco.
Secondo funzionari statunitensi, Aqil diresse anche la cattura di prigionieri americani e tedeschi negli anni ’80.
La Forza Radwan è in prima linea nei combattimenti transfrontalieri di Hezbollah con Israele.
Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, Aqil è rimasto ferito martedì durante le esplosioni dei cercapersone ed è stato dimesso dall’ospedale venerdì mattina.